venerdì 25 marzo 2011

Gino Strada ad AnnoZero e la mancanza di rappresentanza per la comunità pacifista

AnnoZero, la trasmissione televisiva in onda ogni Giovedi su Rai Due e condotta da Michele Santoro, ha sempre qualcosa che vale la pena vedere o ascoltare.

Perchè sicuramente si ha difficoltà a non tapparsi le orecchie quando parlano i vari La Russa, Castelli e Santanchè oppure quelli che si sono scoperti guerrafondai dalla sera alla mattina come l'ex-segretario del Pd Walter Veltroni ma poi c'è sempre qualcuno che riesce ad elevare la qualità media del programma, spesso e volentieri sono proprio i servizi dei collaboratori di Santoro (i Formigli, i Ruotolo) , ieri sera è stato Gino Strada, inutile star qui a raccontare chi è, l'importante è riflettere su cosa ha detto il fondatore di Emergency.

Prima di tutto non ha detto nulla di nuovo, Strada è una persona coerente, ha detto quello che pensa sulla disumanità della Guerra forse con le stesse identiche parole utilizzate in altri contesti, in altri conflitti, in altre tragedie, ma l'importanza sta proprio nell'averle dette quelle parole di ferma, dura, nuda condanna, "la guerra non è mai una necessità, è sempre una scelta" non è un slogan, è una frase ricchissima che però nella condizione mediatica attuale sprofonda nell'abisso di stupidaggini vomitate dal Ministro La Russa o dall'incoerenza evidente di Veltroni.

Il fatto che queste frasi semplici ma cariche di significato le debba dire , convincente ma isolato, Gino Strada segna la misura in cui è ridotta oggi la sinistra italiana sui grandi temi della Politica Estera.

Gino Strada non è un politico, Gino Strada è un chirurgo ma che al contrario di alcuni politici (non tutti ovviamente, chi scrive ritiene l'anti-politica peggiore della pessima politica) possiede ancora degli ideali, ideali come pace e solidarietà che sono nel cuore e nella testa (ragione ed emozione) del popolo della sinistra e del centro-sinistra italiano, senza distinzioni tra riformisti e radicali, laici e cattolici, liberali e socialisti.

Ma come mai in questi giorni di Raid sulla Libia le bandiere arcobaleno non sventolano sui balconi ? Come mai le forze politiche non si fanno sentire con forza su questi temi ? Come mai su questioni come Pace e Lavoro le forze della sinistra italiana anche quelle che si schierano su queste posizioni come una buona fetta del Pd, come Sinistra Ecologia e Libertà o come la Federazione della Sinistra devono sempre delegare ad altri soggetti non partitici che a turno sono la Cgil, la Fiom, le Acli, l'Arci, Libera, Emergency ?

Nella legislatura 2001-2006 l'attacco a Berlusconi che portò ad una stagione di vittorie dell'Ulivo (amministrative, europee e regionali) venne su 3 fronti principali : Giustizia, Guerra , Lavoro, in quegli anni i girotondi impegnati sul tema della legalità, il movimento della Pace sulla guerra in Iraq e la Cgil di Cofferati (oggi europarlamentare del Pd) sui grandi temi sociali agirono tra le mille polemiche e i mille distinguo INSIEME alle forze del centro-sinistra, spronando il centro-sinistra, affidandosi al centro-sinistra, replichiamo quella simbiosi tra movimenti e partiti non per sostituire i partiti, poichè "quando i partiti vengono distrutti arriva chi ha i soldi e le televisioni mica la società civile"  come ha detto più volte D'Alema (che chi scrive continua a rispettare e tenere in considerazione le sue analisi nonostante gli errori della dirigenza del Pd a favore dell'intervento) e bisogna dargliene atto, ma per far si che essi riprendano la forza per guidare un cambiamento fino in fondo.

Vedere oggi nel Parlamento italiano una sparuta rappresentanza (giusto qualche gruppo interno di cattolici e sinistra Pd e dell'Idv) di quel largo mondo di associazioni e movimenti che si batte per un cambiamento e per la Pace è triste.

Nessun commento:

Posta un commento